Brainstorming

Brainstorming

Tempesta di Cervelli

SeeVideo


Letteralmente “tempesta di cervelli” è un metodo di sviluppo di un processo, nasce dalla necessità di lavorare sul linguaggio della rappresentazione.                                                                                                             In una dimensione spazio-tempo indefinita alcuni danzatori viaggiano in instabile equilibrio tra la luminosità e il suo contrario, il movimento e la quiete, il suono e il silenzio, la presenza e l’assenza. Due danza
tori all’unisono, non semplicemente sincroni, ma capaci di intrecciare infinite variazioni sullo stesso movimento, di rompere e di ritrovare continuamente le simmetrie, di apparire l’uno e il suo doppUnknown.jpegio, di perdersi l’uno nell’altro tra competizione e sensualità. Lo spettacolo parte dalla conclusione che il mondo e la vita non rivelano più il loro senso e che bisogna considerare la creazione non come la rappresentazione di una precisa drammaturgia ma come il tentativo di una organizzazione p
rovvisoria/possibile che l’artista impone agli elementi raccolti in una realtà che gli appare inizialmente caotica. Ma è lo stesso caos che dà vita ad interazioni e a nuove liturgie della relazione. L’intrecciarsi delle presenze, fra io e noi, fra l’attualità della percezione e lo stupore della memoria, costituisce la trama elementare di queste micro-drammaturgie. Così danzatore e spettatore condividono lo stesso processo e sono protagonisti di uno stesso privilegio: l’accresciuta percezione della realtà (P. Brook) e il tema del testo diventa titolo dell’esperienza, rievocando e sollecitando situazioni e condizioni di racconto e di interpretazione. Con le coreografie di C. Malangone e le composizioni di  Dario Casillo “La Tempesta” (da 1 a 7) e “Enigmatico”.